TUTTE LE MIE POESIE

BiancoSpino

SONO NATA A SETTEMBRE


Quando sono nata io
le mamme erano bambine
nascondevano la bellezza
e gli anni con fazzoletti legati
dietro al collo

Quando sono nata io
le altalene dondolavano
legate agli alberi
come in tutte le stagioni

Quando sono nata io l'aria
profumava di campi arati freschi
di panni stesi al vento
di pane sfornato all'alba

Quando sono nata io era Settembre

sul ciglio delle strade tra
i rovi pungenti c'era ancora
qualche mora




E POI SUCCEDERA'

E poi succederà qualcosa
Che muoverà la terra e il cielo
Sprofonderà il senso della ragione
Saranno salvi i sentimenti puri
Strariperanno le illusioni
E sarà come raccogliere rose
in un giardino in fiore
Le spine pungeranno
a far sentire lo scorrere dei giorni





BLU NOTTE

Scompari nel mare blu notte
La morte si sfrega le mani
La vita si lancia dal porto
Il vento a favore
ti porta lontano
Tu nasci nel mare di chi sa nuotare
Anneghi di notte
per vivere ora





IMMORTALE

Appartengo alle anime
che vagano senza rotta
Mi perdo in voli fragili
e cadute catastrofiche
Si sgretolano le apparenze
in ogni singola caduta
Nuda
sfioro la terra arsa
nutrendomi di frutti marci
Bevo fiumi di veleno
Metabolizzo e divento immortale





IN BILICO

Forse meglio cadere che rimanere in bilico
M'aggrappo all'illusione
Non cado
Mi lego all'orizzonte marcio delle sera
E' forse meglio un orizzonte corrotto dagli occhi
che una certezza marcia
Corteggiata da una immagine
che dostorce l'aria e
i colori e
la luna

La luna

Se ne sta sola in bilico sul mio sguardo






IL BIANCOSPINO

Tornai al biancospino
del suo profumo si riempì la mente
Delle immagini lasciate sul ciglio della strada
ne vidi i pianti
Tornai al biancospino
per strappare le mie vesti
Di fronte a lui nuda rimasi
Si sprigionò lo spirito ribelle
ancorato a quel fiore nei ricordi
Nell'aria si liberò
Senza pudore
Senza rancore
Avvolta in quella purezza
volli tornare grande
Con un vestito addosso di fiori bianchi






GLI DONO PAROLE

Il ricordo
Una nulla presenza
negli specchi rivolti al mio sguardo
Mi appare un frammento
Lo vesto
Lo spoglio
Lo lego e lo sciolgo a pilastri di sogni
Gli dono parole
Lo ascolto
Lo adoro
Poi l'immagine muore nel buio che avanza

e il ricordo diventa l'assenza





IL TRENO DELLA NOTTE

Ti piace il freddo delle stazione deserte
Gli adii
Le lacrime
Il gelido addosso
Tu ami l'oscurità
I rumori sospetti
I binari deviati
Della ruggine ti piace l'odore raschiato
Tu
scegli di prendere il treno di notte






NASCOSTA IN LUI

Verranno le illusioni
ad aprire le finestre della stanza vuota
Saranno come fiori selvatici
Nel loro profumo
getterò le attese
Fermerò gli istanti e i giorni
affinchè tutto diventi vero
Pronuncerò parole nuove
In un silenzio
Che saprà ascoltare
Saprà tacere
Saprà dimenticare

Nascosta è in lui la mia follia



di Maria Mancino  plaquette impressa a Imola - MMXVIII - Tutti i diritti sono riservati.

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